DATE ED EVENTI DA RICORDARE

  • 27.06.1980 - Il DC9 I-TIGI con 77 passeggeri e 4 membri di equipaggio cade nelle vicinanze di Ustica. Nessun superstite.
  • 28.06.1980 - Viene nominata una Commissione d'inchiesta da parte del Ministero dei Trasporti ed un'altra da parte della società Itavia.
  • Luglio 1980 - Una sigla sindacale emette dei volantini nei quali si evidenzia che il DC9 ITAVIA sarebbe caduto per la cattiva manutenzione. Questi comunicati piu le affermazioni di alcuni di questi dirigenti sindacali, danno inizio alla campagna stampa che influenzerà negativamente l'opinione pubblica e quella parlamentare. A dar peso a questa campagna mediatica negativa, vi è anche una nota di un Comandante ITAVIA che arrivò a dichiarare; "su quell'aereo (I-TIGI) volavo a velocità ridotta. Aveva forti vibrazioni laterali che piu di una volta avevo fatto notare alla manutenzione  la quale,  puntualmente, non eseguiva i lavori "
  • 03.07.1980 - Un gruppo di dipendenti ITAVIA scrive al Presidente della Repubblica, all'epoca Sandro Pertini, per chiedegli di intervenire nella vicenda e per far smettere la campagna mediatica diffamatoria.
  • 05.07.1980 - Gruppi parlamentari del Senato e della Camera dei Deputati, influenzati dalle notizie circa le responsabilità aziendali sull'incidente, chiedono al Ministro dei Trasporti Formica che vengano revocate all'ITAVIA le concessioni di volo. Il Ministro Formica risponde che per far questo è necessario attendere l'esito della Commissione d'inchiesta.
  • 16.07.1980 - Una delle tre organizzazioni sindacali, a causa delle divergenze di opinione sulle cause dell'incidente aereo, sospende l'attività unitaria, dissociandosi dalle altre due organizzazioni e indice una conferenza stampa allo scopo di dare una corretta informazione circa la sicurezza del volo IH870.
  • Novembre 1980 - La campagna di stampa contro l'ITAVIA ha contribuito, nel frattempo, a causare un forte calo di passeggeri sui voli della compagnia aerea e contesualmente vengono meno anche i finanziamenti da parte delle banche. La Società è quindi nell'impossibilità di onorare gli stipendi del personale di ottobre e novembre.
  • 10.12.1980 - L'ITAVIA sospende l'attività di volo sulle rotte in concessione.
  • 17.12.1980 - Il Ministro Formica comunica i risultati della Commissione d'inchiesta ministeriale ed afferma: "dalla relazione si evince che vi è stata un esplosione. Non è stato accertato se avvenuta a bordo o causata da un corpo estraneo." Quella del missile resta peraltro l'ipotesi più forte delle altre.
  • Gennaio 1981 - Il Ministro dei Trasporti, contrariamente alle sue precedenti dichiarazioni, revoca le concessioni di volo all'ITAVIA. Inizia quindi l'occupazione da parte dei lavoratori,  dei locali di Ciampino e di Via Sicilia.
  • 19.01.1981 - Durante una riunione al Ministero dei Trasporti sono state prospettate alle Organizzazioni Sindacali, tre ipotesi di soluzione.
  • 22.01.1981 - Il Ministro del Lavoro Foschi, annuncia l'ipotesi di soluzione: "costituzione di una nuova Azienda a capitale prevalentemente pubblico che assorbirà tutto il personale garantendo il mantenimento dei diritti acquisiti"
  • 06.03.1981 - Comunicati del Ministero del Lavoro: scompare la garanzia sul mantenimento dei diritti acquisiti dai lavoratori. Il personale verrà quindi assunto "ex novo". Viene ufficializzata la titolarità azionaria dell'Alitalia.
  • 11.03.1981 - Visto il non rispetto delle indicazioni parlamentari nel ricercare la soluzione nell'ambito della pluralità dei vettori, la maggioranza dei parlamentari della Camera si esprime a favore del Commissariamento Itavia. Formica chiama "cretinismo parlamentare" tale atteggiamento e minaccia la crisi di governo se non verrà accolta la sua proposta. Verrà in seguito decisa la costituzione dell'Aermediterranea (BQ) del gruppo Alitalia che assorbirà solo il personale di volo e circa 120 lavoratori di terra. Il restante personale verrà assorbito in tre trance nell'Alitalia, Ati e Alisarda. Le assunzioni si concluderanno nell'Aprile 1983.
  • 09.04.1981 - Viene corrisposta la Cassa Integrazione.
  • Aprile 1981 - I creditori presentano istanza di fallimento presso il Tribunale Fallimentare di Roma decretando lo stato di insolvenza e ponendo, il 31 Luglio 1981, la compagnia in amministrazione straordinaria. Il liquidatore è l'Ing. Bruno Velani, già Presidente di Alitalia negli anni '70, che con diligenza e serietà provvederà a vendere il patrimonio aziendale, a pagare i creditori e, cosa importante, a regolarizzare la maggior parte dei dipendenti in Alitalia e nella nuova compagnia aerea Aermediterranea (creata ad hoc), controllata da Alitalia.
  • 17.04.1981 - Il Tribunale Fallimentare di Roma dichiara lo stato di insolvenza dell'Itavia la quale può ora essere assoggettata alla legge "Prodi" IL ministro dell'Industria nomina il Commissario.
  • 23.04.1981 - Iniziano le assunzioni e le operazioni di assorbimento comporteranno, per alcuni lavoratori, il declassamento sino a 4 categorie.
  • 31.07.1981 - Il Ministro dell'Industia Marcora, nomina il Commissario Ing. Velani come "atto dovuto" a seguito della sentenza del Tribunale Fallimentare.
  • 18.09.1981 - Alitalia minaccia la sospensione delle assunzioni (circa 500) se il Commissario inizierà l'attività.
  • Ottobre 1981 - Formica diventa Ministro delle Finanze e apporrà i sigilli in tutti gli uffici Itavia impedendo così qualsiasi attività al neo Commissario. I sigilli saranno tolti alcuni mesi dopo.
  • 31.07.1983 - Il Ministro dei Trasporti Signorile informerà il Commissario Velani che l'Itavia non potrà effettuare nessuna attività di volo e quindi si dovrà procedere alla vendita di tutti i beni.
  • 29.06.1984 - Il Commissario Itavia, attraverso l'Avvocato Fassari, si costituisce parte civile contro ignoti nel procedimento penale pendente in fase di istruttoria formale.
  • Gennaio 1985 - L'operazione di vendita dei beni Itavia si concluderà con un introito di circa 26 miliardi di Lire. Il Commissario non può procedere al pagamento delle liquidazioni ai lavoratori Itavia, per un susseguirsi di ricorsi al piano di riparto da parte di INPS, IMI,Cassa Marittima, ecc. ecc.
  • Settembre 1986 - A seguito dell'appello rivolto al Capo dello Stato da personalità del mondo culturale e politico, circa l'esigenza di fare finalmente chiarezza sulle responsabilità dell'incidente e da una campagna mediatica ora più vicina all'Itavia, è sorto un nuovo interesse nella stampa e nell'opinione pubblica che ha portato all'abbandono della deviante tesi iniziale sulle responsabilita della compagnia nel disastro di Ustica.

I documenti ufficiali del Ministero del Lavoro per la costituzione della nuova compagnia aerea e per l'assunzione ex novo dei dipendenti ITAVIA

Lettera del Presidente Aldo Davanzali al personale Itavia

Lettera del Presidente Aldo Davanzali al Ministro Rino Fòrmica