LA GUERRA NEI CIELI DI USTICA
Dal sito Stragi80.it
CounterPsyOps è un minestrone terribile! Pretenderebbe di far scortare Gheddafi da un Mig-23 che nella realtà non aveva nemmeno i Pilons per portare i missili, come risulterà
dall'analisi della carcassa di Castel Silano trovata abbastanza intera, essendo spezzata in 3 soli tronconi principali... Non se ne puo' piu' di questi scrittori di Fantapolitica!
Invitandovi ancora una volta
a leggervi le reali sequenze degli eventi raccontati dall'Inchiesta Priore, che trovate sul sito di Colarietiwww.stragi80.it, sottolineando che non posso postare le 2000 pagine dell'inchiesta,
visto che comunque almeno dimostrate la volontà di interessarvi a questa Tragedia, provo a pubblicare una Sintesi estrema degli avvenimenti, che vi prego di confrontare con le pagine di Priore. Buona lettura...
http://www.stragi80.it/…/Strage-di-Ustica-e1435572151304-20…
Lo Scenario Vero
Eliminiamo gli scenari da depistaggio tipo Gheddafi, Uranio, Israele, Terrorista a bordo e partiamo dalla sintesi estrema dall'Inchiesta Ordinanza di Priore, il Procedimento Penale Nr. 527/84 A G.I. Tale schema considera che il MiG caduto sulla Sila fosse proprio quello che ha generato tutta l'azione. Se non si pastrocchia con altre informazioni inventate, lo scenario che abbiamo sotto gli occhi è anche piuttosto banale, quasi deludente nella sua semplicità....
GLI EVENTI
La sera del 27 Giugno 1980 l'aeromobile DC-9 della Società Itavia con matricola I-TIGI, identificato con nominativo radio IH870, giunto a Bologna da Palermo alle ore 19,04' locali, decollò nuovamente per il capoluogo siciliano alle successive 20,08'. Alle ore 20,23 locali, nella zona di Firenze Peretola, un velivolo militare libico proveniente da un aeroporto jugoslavo si inseriva nella scia del DC9 Itavia, con lo scopo di attraversare non visto la nostra penisola.
La manovra non sfuggiva però ad un AWACS che orbitava in zona (50 km a nord-ovest di Grosseto), dai radar di Poggio Ballone, (forse Poggio Renatico), da Ciampino (vedi lo "strano" colloquio tra l'equipaggio e il Controllo Volo: "...vedo che andate verso Grosseto..adesso vedo che state rientrando..." e i piloti che stupiti rispondono: "Torre, guardate che noi non ci siamo mossi. Eh!") I radar della Difesa (ma più probabilmente i radar dell'AWACS) che si sono accorti della manovra guidavano la coppia formata dal TF104 (Naldini e Nutarelli) (o Bergamini e Moretti, secondo altre fonti) e dall' F104 dell'allievo (Giannelli) ad accertare la situazione. Situazione tanto grave che dagli intercettori veniva dichiarata EMERGENZA GENERALE confermata (SIF1 uguale a codice 73.00 sul trasponder degli aerei militari. È un segnale che secondo il codice NATO significa «emergenza generale confermata» ). I velivoli di Naldini e Nutarelli ( e di Bergamini e Moretti) atterravano a Grosseto in quanto a fine missione, ma altri intercettori decollavano dalla stessa base, per gestire l'emergenza. Venivano però richiamati dopo una decina di minuti.
Alle 20,50 tutti i velivoli italiani erano a terra.
Il volo Itavia proseguiva, come nulla fosse, in quanto l'equipaggio, a parte il dialogo Kafkiano avvenuto a Firenze ("Torre, guardate che noi non ci siamo mossi, eh!") non rilevava anomalie, sulla rotta prevista e regolarmente, salvo che aveva un "ospite" indesiderato nella sua scia, fino ad oltre Ponza. Superata l'isola, proprio nel punto dove il nostro sistema di avvistamento radar presenta lacune, ad una distanza di 15 miglia ad ovest veniva affiancato da una coppia di intercettori alleati, che, nel momento in cui l'ospite si distaccava sufficientemente dal DC-9, lo attaccavano.
Il velivolo nemico per sfuggire effettuava manovre di scampo, virava di 90 gradi dirigendosi verso il riparo più vicino, il DC-9, che in quel momento era alla sua sinistra di qualche miglio. Tutti i velivoli passavano vicino al DC-9 con rotta quasi ortogonale.
Passava il primo, passava il secondo e forse il terzo non riusciva a passare.
(Cosa cercavano nella notte i mezzi di ricerca non
italiani a 20 km ad est del punto Condor?). Il velivolo civile, dopo l'evento, si spezza in due tronconi e precipitava per 7200 metri fino a schiantarsi in mare in un punto dell'aerovia Ambra 13,
denominato Condor, tra l'isola di Ponza e quella di Ustica. Il velivolo libico scampava e scendeva di quota. Gli inseguitori (o quello che rimaneva) visto
il disastro si fermavano. Dopo due minuti il cielo era vuoto.
Il MiG proseguiva a bassa quota verso la costa calabra, dove all'altezza di Paola veniva intercettato da un'altra coppia di intercettori, non italiani provenienti da sud-ovest. ("..bassi sull'acqua, con le luci di posizione accese..."), (Doppia coda, doppio pilota, doppio motore), come riportato da tre testimonianze diverse. Ne nasceva un'altro inseguimento che durava non più di 4 minuti. Il MiG proseguiva a bassa quota verso la Sila dove, veniva comunque raggiunto ed abbattuto e precipitava a Timpa della Magare. Il pilota non riusciva a lanciarsi.
Gli intercettori rientravano a quota più alta (li vedeva rientrare il testimone di Monte Cocuzzo), nella direzione da cui erano arrivati. A sera inoltrata i nostri velivoli di soccorso, provenienti dalla Sicilia, notavano attività di ricerca aeronavale a circa 20 km ad Est del Punto di Caduta del DC-9, che risulterà non essere effettuata da mezzi italiani, confermata dal lancio di Flares, di un tipo non in dotazione alla nostra Aviazione. Alle 07,05' del mattino successivo, l'elicottero ISSGL del SAR italiano sorvolò una chiazza oleosa alle coordinate 39.49Nord - 21.55Est, a sette miglia dal punto in cui era scomparsa la traccia radar dell'I-TACA; dopo qualche momento l'equipaggio avvistò vari detriti in affioramento.
Nessun superstite venne recuperato.
La tragedia del volo IH870 aveva compiuto il suo corso...
Ormai il 90 % di questa storia è abbastanza chiara. La verità è piuttosto banale in ogni caso molto più semplice di quanto noi stessi siamo portati ad immaginare. Leggete bene la sequenza dei fatti che vi ho postato sopra.
Non c'è Gheddafi, non c'è l'uranio, i servizi israeliani, l'attentato a qualche personaggio, niente di tutto quello che si è detto. C'era un solo areo, perdipiù disarmato e senza missili, (non montava nemmeno i pilons, non aveva munizioni a bordo (configurazione Ferry)) che stava rientrando dopo un banale refitting periodico, come decine di altre volte avevano fatto i suoi consimili, sempre sulla stessa rotta: Banja Luka - Firenze - Ambra 13 - Ambra 14 - Ustica - Palermo - Malta Tripoli, così come i C-130 libici, che andavano a fare manutenzione alle Officine Aeronavali di Venezia e tornavano a casa sulla stessa rotta (si veda il relativo Processo alle Aeronavali degli anni successivi), nascondendosi dietro gli aerei civili, per non "dare troppo nell'occhio", (eravamo pur sempre nella NATO) ma comunque col beneplacito delle autorità Politiche e Militari italiane (è questo il Segreto inconfessabile: La Sposa Americana e l'Amante Libica), solo che quella sera del 27 Giugno finisce dentro inavvertitamente (ma non lo sapevano nemmeno gli italiani) al Ponte Aereo che gli alleati avevano allestito in quei giorni per andare ad aiutare Sadat, che aveva appena buttato fuori i consiglieri militari Russi dall'Egitto.(Vedasi Esercitazione Bright Star del Luglio 1980).
A quel punto i Cow Boys si agitano (estromettono l'Aviazione Italiana) e ne viene fuori una caccia all'uomo (aereo) e, per qualche errore, il nostro DC-9 ne fa le spese (probabilmente nemmeno per un missile).
Il nostro Dc-9, che per ironia della sorte, in ritardo di 2 ore sul piano di volo, prende il posto di un Air Malta, in ritardo di 10 minuti e 80 chilometri dietro di lui (il vero vettore di questa specie di autostop del cielo). Il nostro aereo cade pochi secondi prima delle 21.00, in corrispondenza di vari "passaggi ravvicinati" di altri aeromobili, che si spostano a velocità prossime a quella del suono. Tutta la vicenda si conclude tristemente alle 21.30 a Timpa delle Magare, sulla Sila, dove anche l'ignaro protagonista viene definitivamente "fermato".
Semplice, lineare, drammatico come una tragedia greca...
Come li chiamano i Signori della Guerra? .... "Collateral Damages".
Si, danni collaterali, come al Cermis...